rifugio double face

A Chamonix va in scena una rivoluzione silenziosa e invisibile. Il tradizionale chalet nasconde un cuore eco-tecnologico. Per essere godibile in ogni stagione.

Quest’anno, la valle di Chamonix non è ancora avvolta dal manto bianco della prima neve invernale ma offre l’ultimo spettacolo d’autunno con i colori fiammeggianti del bosco. Le rose Rugosa Alba ancora sbocciano sulle siepi che disegnano il giardino di questo chalet, nella zona residenziale di Le Bois, appena fuori dal centro di Chamonix. A stretto contatto con le montagne e la natura, la casa vede il sole nascere dietro le Aiguilles du Dru e infiammare di rosso l’Aiguille Rouge al tramonto. L’edificio rispetta la tradizione architettonica locale, punta sulla sostenibilità ambientale e il risparmio energetico, immaginando una vivibilità tutta contemporanea. “I proprietari desideravano una casa facile, versatile, non legata solo all’aspetto invernale, da utilizzare tutto l’anno, soprattutto d’estate, circondata da un bel giardino, con l’orto, disegnato da Paolo Pejrone”, ci racconta la progettista Annalisa Mauri.

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mágica formentera

Una villa con estilo, diseñada según los volúmenes tradicionales de las construcciones de de la isla. En su interior combina con estilo ambientes despojados de artificio con suaves toques personales.

Fue amor a primera vista. Cuando los propietarios visitaron el lugar, comprendieron que tenía todo cuanto podían desear. Vistas panorámicas, generosos espacios, vegetación autóctona casi al alcance de la mano y una ubicación ideal para disfrutar de lo mejor de Formentera. Finalizado en 2012, el proyecto se materializa gracias a la labor de la arquitecta italiana Annalisa Mauri. “La casa es una villa sin pretensiones pero con estilo, con los volúmenes cúbicos tradicionales que reflejan la luz brillante de Formentera”, explica la propietaria.

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grote gebaren

Buiten prijzen de marktkooplui luidkeels hun waar aan, binnen heerst rust. En dàt in hartje rome!

Wandvullende kunst. We zijn op de bovenste verdieping van een zestiende-eeuws gebouw, in een bijzonder appartement in het centrum van Rome. Hier kijik je uit op het levendige Campo de’ Fiori, met z’n dagelijkse fruit – en groente – markt een van de meest bezochte pleinen van de stad. Het appartement had nog allerlei ounde elementen, zoals het cassettenplafond en de originele tegelvloeren, zoals het cassettenplafond en de originele tegelvloeren.

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finestra su roma

A Campo dei Fiori un originale, colto dialogo tra passato e presente, decorazione e design, rigore e fantasia, opere d’arte e lo spazio che le accoglie.

Dalle prime ore del mattino, quando il mercato viene montato in silenzio e alacremente, a notte fonda, quando è il popolo dei giovani ad alzare al massimo il livello delle voci spostandosi da un locale all’altro, la vita di Campo dei Fiori entra con prepotenza in questi interni, all’ultimo piano di un palazzo di origini cinquecentesche. La maggior parte dei 250 mq si affaccia sulla piazza: lo sguardo magnetico di Giordano Bruno ci accompagna dalla sala da pranzo al soggiorno, alla biblioteca. Ampi locali, passanti, dal carattere forte e vincolante, ricchi di elementi decorativi, che potevano nella ristrutturazione caricarsi di quel senso di pesantezza che la storia a volte porta con sé.

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design talk con annalisa mauri

Architetto e designer d’interni, Annalisa Mauri si laurea a pieni voti a metà anni Novanta presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Il rapporto con l’ateneo prosegue anche successivamente: diventa docente e svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Pianificazione.

Parallelamente all’attività didattica, nel ’96 inizia la libera professione con progetti sia in Italia che all’estero: Architettura, Interior, Design, Urbanistica sono i suoi ambiti di competenza.

Pubblica numerosi testi focalizzando l’attenzione su composizione architettonica, urbanistica e grandi progettisti del Novecento.

il linguaggio progettuale

Volumi essenziali, linee pulite, un disegno dello spazio che coniuga linearità e funzionalità: è questo il tratto che emerge dai suoi lavori. Uno stile fatto di dettagli (cromatici, estetici, materici) che creano un equilibrio armonioso tra eleganza e raffinatezza. Ogni progetto firmato Annalisa Mauri – che sia un edificio o un appartamento, una scala o un tavolo – è dialogo tra gli elementi compositivi, è equilibrio volumetrico, è ricerca, è studio della luce. Un’essenzialità armonica fatta di purezza e linearità, capace di esprimere sempre grande calore.

L’ispirazione è di matrice modernista con una forte propensione lecorbusieriana e miesiana, poi evoluta nell’interpretazione architettonica di Henry Ciriani e Alvaro Siza. La scelta dei materiali è legata anche al territorio e al rispetto della matrice in cui il progetto si sviluppa, con un occhio sempre attento alle nuove tecnologie. I suoi interni dialogano sempre col contesto in cui sono inseriti – la vetta del Monte Bianco a Chamonix o il mercato a Campo de’ Fiori, i blocks di Manhattan o la calda, selvaggia magia di Formentera. I pezzi di design sono scelti con calibrata misura, ad amplificarne la forza estetica. In molti casi, arredi ed elementi architettonici sono disegnati (e realizzati) su richiesta: pezzi unici che vedono nella non replicabilità un’esclusiva forma di lusso moderno.

all’insegna della ricerca

Parte fondamentale del lavoro di Annalisa Mauri è la ricerca: con passione e tenacia è capace di scoprire materiali particolarmente performanti, fornitori disseminati nel mondo che contatta direttamente, creando un rapporto di fiducia con chi fornisce ogni singolo elemento che andrà a comporre il suo progetto. Per questo ogni dettaglio è scelto con cura minuziosa.

Parallelamente, stile di vita e sensibilità estetica, dinamiche e abitudini sono elementi coi quali costruire affinità tra architetto/progettista e cliente/destinatario: ogni suo progetto non prescinde mai da chi, quello spazio, lo vivrà quotidianamente.

Nella ottava puntata di DesignTalk, abbiamo discusso con l’architetto Annalisa Mauri di tutto questo, con particolare riferimento ai progetti:

villa alserio

È la compenetrazione dei volumi a caratterizzare il progetto di Alserio, edificio privato di 750 mq disposti su 3 livelli. L’articolazione degli elementi compositivi è suggerita da tre direttrici principali, recuperate dalla morfologia del sito e dallo sviluppo prospettico: il lago da un lato, le montagne dall’altro.

La villa ha la cucina ed i bagni di RiFRA, scopri l’articolo qui

chalet a chamonix

Lo chalet ecosostenibile e di design.

Un classico chalet di montagna rivisitato in chiave contemporanea ed ecosostenibile. I rivestimenti in legno tipici dell’estetica alpina riscoprono legni “biologici” (senza alterazioni produttive che ne snaturino il valore autentico, da foreste gestite in modo corretto e responsabile).

villa a formentera

“Mi Cielo” è sinonimo di spazio (770 mq su 3 livelli), di vista a 360 gradi, di ispirazione alla terra, di ospitalità. Una residenza di vacanza concepita per godere al massimo dell’estetica ispirata alla natura, in un luogo magico e selvaggio come l’isola di Formentera.